alessia

Circa Alessia

Analista del comportamento BCBA Psicologa clinica Referente tirocini e progetto Gruppi sociali per l'Associazione Pane e Cioccolata
30 05, 2022

G-esdm un esempio di insegnamento inclusivo

Di |2022-05-20T12:35:15+02:0030.05.2022|gruppi sociali news|Commenti

Premessa di chi scrive  La presenza di un bambino con diagnosi di disturbo dello spettro autistico (DSA) in una classe prescolare non è sufficiente per considerare quell’ambiente inclusivo. L’ambiente di insegnamento può essere considerato inclusivo solo quando promuove interazioni sociali significative e gratificanti per tutti i bambini. Per costruire ambienti di insegnamento inclusivi sono necessarie strategie di insegnamento basate sull’evidenza, personale formato, un’ambiente che si adatta ai complessi punti di forza e alle esigenze di ogni singolo bambino, riducendo le barriere che bambini con DSA devono affrontare a causa delle loro difficoltà socio-comunicative o comportamentali.  Ecco un esempio supportato da evidenza che mostra applicabilità e fattibilità in contesti di insegnamento pre-scolastici.  Riferimento articolo  Delivery of Group-Early Start Denver Model in an Australian early childhood setting  Kristy Capes, Shannon Upson, Carolyne Jones, Cheryl Dissanayake, Giacomo Vivanti doi: 10.21037/pm.2019.04.04 View this article at: http://dx.doi.org/10.21037/pm.2019.04.04  Sintesi  L’intervento ESDM è un intervento precoce, intensivo e globale rivolto a bambini molto piccoli affetti da DSA. Le strategie ESDM possono essere efficacemente utilizzate per guidare l’insegnamento di abilità sociali all'interno di contesti di gruppo, con un adulto che guida l’interazione tra i pari in piccoli gruppi (generalmente da tre a quattro bambini). Questa modalità di insegnamento, chiamata Group-ESDM (G-ESDM) è in linea con la tradizione culturalmente universale di educare i bambini in contesti di gruppo e si basa sull’utilizzo delle pratiche di insegnamento e procedure ESDM sfruttando però le opportunità di apprendimento sociale fornite dai coetanei. I dati iniziali sulla fattibilità e sull'efficacia di questo tipo di intervento ne mostrano l’applicabilità e la sostenibilità in contesti di gruppo di cura ma anche in quelli “etichettati” di apprendimento (come quelli scolastici). L’articolo pubblicato da Capes e colleghi, ad esempio, sintetizza l’esperienza condotta dagli autori in un contesto di prima infanzia. Nello studio sono stati seguiti passaggi ben precisi per

24 04, 2022

È sempre necessario insegnare in maniera individuale?

Di |2022-04-24T16:07:05+02:0024.04.2022|gruppi sociali news|Commenti

  Premessa di chi scrive Numerosi studi mostrano come l’insegnamento in gruppo possa essere, rispetto all’insegnamento individuale, altrettanto efficace a seconda delle abilità oggetto di insegnamento e delle competenze dello studente. Tuttavia sono ancora pochi i contesti in cui è possibile osservare questa pratica.  Vi riportiamo i risultati di questo studio condotto da Leaf e coll. (2012) a sostegno della possibilità e dei benefici che l’implementazione di procedure di insegnamento basate sull’evidenza (come l’insegnamento per prove discrete DTT) in gruppo potrebbe avere per i nostri studenti.  Riferimenti articolo  Behav. Intervent. (2012) Published online in Wiley Online Library (wileyonlinelibrary.com)  DOI: 10.1002/bin.1357 Sintesi Hanno partecipato allo studio bambini con età compresa tra i 3 e gli 8 anni con diagnosi di autismo. Tutti i bambini partecipanti seguivano una programmazione ABA che includeva l’insegnamento per prove discrete (DTT).  A ciascuno studente sono state insegnate 12 diverse abilità, metà delle quali sono state assegnate in modo casuale alla condizione uno-a-uno (modalità di insegnamento individuale) mentre le restanti sono state assegnate alla condizione di gruppo (modalità di insegnamento in gruppo).  In entrambe le condizioni le sessioni di insegnamento duravano dai 30 ai 45 minuti ed erano condotte due volte a settimana. Durante la condizione uno-a-uno, nella stanza erano presenti solo lo studente, il ricercatore e un secondo osservatore. La condizione uno-a-uno consisteva in 10-20 prove di insegnamento a seconda dell'accuratezza della risposta dello studente. Durante la condizione di insegnamento in gruppo, nella stanza erano presenti i tre studenti (membri del gruppo), il ricercatore e un secondo osservatore. Anche in questa condizione il numero di prove dipendeva dall’accuratezza della risposta degli studenti ed era simile a quello della condizione uno a uno.  Durante l’insegnamento in entrambe le condizioni veniva utilizzato un sistema di rinforzo basato sulla token economy. Al termine della sessione gli studenti potevano scambiare i loro

28 02, 2022

Ti racconto una storia così sai cosa fare.. funziona davvero?

Di |2022-02-19T15:01:14+01:0028.02.2022|gruppi sociali news|Commenti

Premessa di chi scrive  Come decidiamo di insegnare ai nostri studenti?  Questo interessante studio replicativo condotto da Kassardjian e colleghi mette a confronto gli effetti dell’insegnamento di procedure diverse sull’acquisizione di abilità sociali a bambini con diagnosi di autismo. Troviamo sia un interessante punto di riflessione su quanto le nostre scelte procedurali abbiano un effetto sull’apprendimento dei nostri studenti e facciano la differenza. Buona lettura! Riferimenti articolo  Comparing the Teaching Interaction Procedure to Social Stories: A Replication Study Alyne Kassardjian • Justin B. Leaf • Daniel Ravid • Jeremy A. Leaf • Aditt Alcalay • Stephanie Dale • Kathleen Tsuji • Mitchell Taubman • Ronald Leaf • John McEachin • Misty L. Oppenheim-Leaf   PMID: 24682708 DOI: 10.1007/s10803-014-2103-0 Procedura Questo studio ha confrontato la Teaching Interaction Procedure (TIP), di cui parleremo, con le storie sociali nell’insegnamento delle abilità sociali in contesto di piccolo gruppo a tre bambini con diagnosi di disturbo dello spettro autistico.  I ricercatori hanno insegnato a ciascun studente un'abilità sociale con la TIP e un'abilità sociale con la procedura della storia sociale,  una terza abilità sociale è stata invece assegnata a una condizione di non intervento.  Condizione di insegnamento con TIP  Questa condizione prevedeva che l’abilità oggetto di insegnamento venisse insegnata con la TIP. Questa procedura di insegnamento ha previsto sei fasi.  L’abilità oggetto di insegnamento veniva innanzitutto etichettata (1) prima dall’insegnante e poi dagli studenti. Veniva poi fornita una motivazione (2), l’insegnante spiegava perchè fosse importante mostrare quella abilità e chiedeva ad ognuno degli studenti di provare a trovare una motivazione personale. Veniva poi definita l’abilità in step comportamentali (3) e chiesto ad ognuno degli studenti di ripetere i passaggi necessari per mostrare quella abilità. In seguito veniva fornito un modello (4), in modo che gli studenti potessero osservare quanto detto prima di iniziare a provare con un

24 01, 2022

I genitori insegnanti con la BST

Di |2022-01-26T17:06:23+01:0024.01.2022|gruppi sociali news|Commenti

Premessa di chi scrive  La compromissione delle abilità sociali rappresenta  una delle caratteristiche principali dei disturbi dello spettro autistico (DSA). Numerose ricerche hanno mostrato come tali difficoltà influenzino negativamente l’integrazione sociale e abbiano conseguenze negative, dal punto di vista sociale, persistenti.  Siamo quindi tutti d’accordo nel dire che quest’area costituisce una priorità educativa. Condividiamo con voi la sintesi di questo interessante studio di Dogan et al. pubblicato su JABA nel quale sono stati valutati gli effetti del miglioramento delle abilità sociali in bambini con diagnosi di autismo in programmi di insegnamento in cui le figure di insegnamento sono i genitori dei bambini.  Ci sembra interessante ricordare come il genitore, la famiglia, il contesto di vita primaria deve costituire il primo, principale e più importante contesto di insegnamento. Buona lettura e buona riflessione! Riferimenti articolo Parent-implemented behavioral skills training of social skills Rebecca K. Dogan, Melissa L. King, Anthony T. Fischetti, Candice M. Lake, Therese L. Mathews, William J. Warzak First published: 20 September 2017 https://doi.org/10.1002/jaba.411   Sintesi  Partecipanti e metodo  Hanno partecipato allo studio 4 diadi genitore-bambino di bambini con età compresa tra i 9 e i 12 anni.  Alcuni dei bambini partecipanti avevano una storia di insegnamento basata sull’analisi comportamentale applicata (ABA), ma nessuno dei loro genitori aveva una formazione pratica di insegnamento ABA, formazione sulle abilità sociali o aveva mai utilizzato la procedura di insegnamento prevista per lo studio. La procedura di insegnamento prevista è stata la Behavior Skills Training (BST). I genitori hanno imparato ad applicare la BST che è stata insegnato attraverso la BST. Cerchiamo di capire meglio insieme.  Ecco alcune delle fasi dello studio:  Fase di training: Durante la fase di formazione, a ciascun genitore è stato insegnato come utilizzare la BST per insegnare una specifica abilità sociale a suo figlio. Il bambino non era presente ed

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