Premessa di chi scrive
Numerosi studi mostrano come l’insegnamento in gruppo possa essere, rispetto all’insegnamento individuale, altrettanto efficace a seconda delle abilità oggetto di insegnamento e delle competenze dello studente. Tuttavia sono ancora pochi i contesti in cui è possibile osservare questa pratica.
Vi riportiamo i risultati di questo studio condotto da Leaf e coll. (2012) a sostegno della possibilità e dei benefici che l’implementazione di procedure di insegnamento basate sull’evidenza (come l’insegnamento per prove discrete DTT) in gruppo potrebbe avere per i nostri studenti.
Riferimenti articolo
Behav. Intervent. (2012)
Published online in Wiley Online Library (wileyonlinelibrary.com)
DOI: 10.1002/bin.1357
Sintesi
Hanno partecipato allo studio bambini con età compresa tra i 3 e gli 8 anni con diagnosi di autismo. Tutti i bambini partecipanti seguivano una programmazione ABA che includeva l’insegnamento per prove discrete (DTT).
A ciascuno studente sono state insegnate 12 diverse abilità, metà delle quali sono state assegnate in modo casuale alla condizione uno-a-uno (modalità di insegnamento individuale) mentre le restanti sono state assegnate alla condizione di gruppo (modalità di insegnamento in gruppo).
In entrambe le condizioni le sessioni di insegnamento duravano dai 30 ai 45 minuti ed erano condotte due volte a settimana.
Durante la condizione uno-a-uno, nella stanza erano presenti solo lo studente, il ricercatore e un secondo osservatore. La condizione uno-a-uno consisteva in 10-20 prove di insegnamento a seconda dell’accuratezza della risposta dello studente.
Durante la condizione di insegnamento in gruppo, nella stanza erano presenti i tre studenti (membri del gruppo), il ricercatore e un secondo osservatore. Anche in questa condizione il numero di prove dipendeva dall’accuratezza della risposta degli studenti ed era simile a quello della condizione uno a uno.
Durante l’insegnamento in entrambe le condizioni veniva utilizzato un sistema di rinforzo basato sulla token economy. Al termine della sessione gli studenti potevano scambiare i loro token con l’accesso ad una stanza con oltre 500 giocattoli diversi. Il numero dei token guadagnati determinava la quantità di tempo che gli studenti potevano trascorrere nella stanza.
Durante le sessioni di insegnamento venivano raccolti due tipi di dati:
-“Teaching trials” che si riferivano alla performance dello studente durante l’insegnamento
-“Probes” che invece si riferivano alla prestazione dello studente “a freddo” ovvero lontano dall’insegnamento (all’inizio di ogni sessione di insegnamento e prima che venisse implementata la procedura di insegnamento).
I risultati dello studio hanno indicato che sia l’insegnamento in formato individuale che quello in gruppo sono efficaci nell’insegnamento a bambini con disturbo autistico per una varietà di target. Inoltre, i risultati hanno indicato che il mantenimento delle abilità insegnate dai partecipanti era quasi equivalente in entrambe le condizioni.